Lifelong Learning Programme

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TITLE OF THE PUBLICATION
In classe con un allievo con disordini dell’apprendimento
SURNAME AND NAME OF AUTHOR(S)
Giacomo Stella
PUBLISHER
Fabbri editore
PLACE AND DATE OF PUBLICATION
Milano 2001
TYPE OF PUBLICATION
Book
LANGUAGE OF THE DOCUMENT
Italian
LANGUAGE OF THE REVIEW
Italian
THEMATIC AREA
Students with learning difficulties
DESCRIPTION OF CONTENTS
La dislessia, la disortografia e la discalculia sono disabilità che minano profondamente le abilità fondanti dell’istruzione, specie nei primi anni di scolarizzazione. Recentemente la ricerca scientifica ha dato un grande contributo di chiarificazione alla scuola, inserendo questi “disordini” nella classificazione internazionale dei Disturbi, Disabilità ed Handicap (ICIDH). La scoperta della causa biologica dei DSA ha fatto sì che tutti i soggetti implicati si sentissero “ non colpevoli “e, allo stesso tempo, ha evidenziato che , proprio per la loro origine costituzionale, questi disturbi persistono nel tempo. La rieducazione o l’intervento mirato non possono quindi far scomparire il problema ed è pertanto sbagliato attendersi un repentino miglioramento o una rapida scomparsa delle difficoltà. Ciò non significa l’inaccessibilità dei soggetti alle funzione regolate dalla normale fruizione degli automatismi, perché Il nostro sistema cognitivo mette in azione strategie di autocorrezione o di aggiramento per annullare l’effetto dell’errore automatico .
Fondamentali sono un’identificazione rapida del problema e una sua definizione accurata ; incerta e poco affidabile prima dell’inizio della scolarizzazione , può essere fatta nel corso della prima elementare, ma richiede un’osservazione longitudinale e fasica, che consideri anche la risposta agli interventi organizzati per sostenere il tentativo di recupero delle abilità che stentano a manifestarsi.

In ambito scientifico vi è scetticismo intorno ai metodi riabilitativi e addirittura sulla possibilità di rieducare una funzione “difettosa” che risiede su basi biologiche. L’obiettivo di far sparire gli errori di scrittura o di lettura, oppure di far raggiungere al dislessico “il livello della classe” è dunque erroneamente posto e destinato a provocare frustrazione nel bambino e spesso anche nell’insegnante.

Efficaci sono le misure che prevedono l’ utilizzo di strumenti che consentano di compensare la debolezza funzionale derivante del disturbo, ma non sono disponibili per ogni attività didattica, per cui a volte la disabilità del bambino non può essere in alcun modo ridotta. Per questo vengono fortemente consigliate prove orali al posto di quelle scritte, riduzione della lunghezza delle prove o allungamento dei tempi a disposizione, frazionamento in più volte del carico di lavoro assegnato.
COMMENTS ON THIS PUBLICATION
La pubblicazione è stata scelta perchè riporta quelli che sono stati 10 anni dopo i principi ispiratori della legge italiana sui DSA. (legge 170/2010).In questo trattato il prof Giacomo Stella, uno dei massimi esperti in Italia dei disturbi specifici di apprendimento, mette a fuoco la problematica di fondo che i docenti sono costretti ad affrontare in presenza di insuccesso formativo: l’individuazione della reale natura del disagio scolastico, ascrivibile ad una disabiltà specifica di natura endogena o a fattori legati alla componente educativo –relazionale del bambino.
Nel documento si sottolinea marcatamente la scientificità della causa biologica della dislessia e, parallelamente, se ne evidenzia la diffusa inammissibilità (perché inerente alla sfera degli automatismi) come movente principale del non riconoscimento e, quindi della non accettazione, da parte degli operatori della scuola. E’ per questo motivo che la trattazione è spesso integrata da esempi di vissuto scolastico ( è molto facile riconoscersi in uno o più di questi!), per i quali la corretta chiave di lettura consiste nel valutare se il problema specifico presentato dal bambino si esprima o meno indipendentemente dalla richiesta del contenuto scolastico.
Nei primi anni di scolarizzazione la rapidità e la correttezza dell’acquisizione degli automatismi di letto-scrittura viene vissuto dai bambini stessi come misura del proprio successo individuale ; è doveroso pertanto riflettere sulla rilevante incidenza del basso livello di autostima frequente negli alunni con DSA certificata o non riconosciuta. Se si vogliono ottenere dei risultati e se comunque si vuole aiutare veramente un bambino con disabilità specifiche dell’apprendimento è necessario adottare una didattica personalizzata e flessibile, accettando differenze di prestazione nei diversi contesti di apprendimento.
In merito all’efficacia dei percorsi “riabilitativi” spesso proposti dagli specialisti sul recupero delle abilità deficitarie, l’autore sposta il centro dell’attenzione dall’ottica della “riparazione “ del difetto alla strategia di “aggiramento dell’ostacolo”, in quanto il nostro cervello è perfettamente in grado di abilitare aree diverse da quella biologicamente anomala per il raggiungimento dell’obiettivo finale a cui è preposta. Paradossalmente, e al contrario di quello che pensano molti insegnanti, gli strumenti compensativi adottati per gli alunni portatori di DSA non devono essere interpretati come una facilitazione e quindi una scorciatoia o un supporto esterno per l’esecuzione del compito, bensì come opportunità per sviluppare la conoscenza di strategie operative funzionali all’apprendimento, con ricaduta positiva per tutti gli alunni della classe.
WHERE TO FIND IT
La pubblicazione è citata in elenco, nel sito dell’AID Associazione Italiana Dislessia, nella sezione Consigliati da AID
Name of Compiler
MICHELA RAMACCIOTTI
Name of Institution
POLO BIANCIARDI - GROSSETO
Role in the institution
Docente nominato per le attività di sostegno.

20 December 2014

Final Partners’ meeting

The fourth partners’ meeting took place in Florence (IT) on 15 December 2014. The meeting had the objective to check the activities carried out since the third meeting of the project and share and assess the in progress results. A special focus has been dedicated to the presentation of the strategies to solve the case scenarios.