TITLE OF THE PUBLICATION
L’identità sessuale a scuola. Educare alla diversità e prevenire l’omofobia
SURNAME AND NAME OF AUTHOR(S)
Federico Batini e Barbara Santoni
PLACE AND DATE OF PUBLICATION
Napoli, 2009
LANGUAGE OF THE DOCUMENT
Italian
LANGUAGE OF THE REVIEW
Italian
THEMATIC AREA
School bullying
DESCRIPTION OF CONTENTS
L’identità sessuale a scuola. Educare alla diversità e prevenire l’omofobia
Federico Batini e Barbara Santoni
Liguori
Napoli, 2009
• Research • Report
• Legislative document X Book
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Romanian Spanish Turkish English
Identification of students’ at risk
Integration of immigrants students
Students with learning difficulties
School bullying
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Il libro si articola in due parti ben riconoscibili. La prima si compone di tre capitoli e ripercorre la storia dei pregiudizi che portarono, e continuano, alla discriminazione degli omosessuali. Si tratta di una lettura propedeutica alla parte successiva dove si indagano le origini dell’omofobia.
La seconda parte contiene quattro capitoli e propone una riflessione ad ampio raggio sulla psicologia degli adolescenti e le dinamiche che agiscono in campo omosessuale. Questa parte, la più estesa ed interessante, offre una chiave di lettura relazionale, dove la persona e/o la famiglia, insieme agli attori nella scuola diventano protagonisti del fenomeno, in modo diverso, svolgendo compiti propri..
Al capitolo 4 (Identità sessuali diverse in adolescenza) segue il capitolo 5 (Le dinamiche del pregiudizio e della discriminazione nei contesti scolastici): quest’ultimo pone il lettore nelle condizioni di calare lo scenario presentato prima direttamente nel mondo della scuola. Sono evocati scenari reali nei quali gli adolescenti sono colpiti da gesti di bullismo, oggetto di forme linguistiche precise ed offensive che rivelano quanto i pregiudizi segnino l’intercedere quotidiano di alcuni (troppi) studenti. La definizione di “bullismo”, con i suoi significati e caratteristiche introducono il capitolo successivo (Educare alle diversità e prevenire il bullismo omofobico nelle scuole) centrato sul fenomeno particolare del bullismo e della omofobia. Il capitolo finale, il numero 7 (Comprendere la diversità delle famiglie. Cosa gli insegnanti dovrebbero conoscere), permette al lettore una indagine sullo stato della questione, aprendo il dibattito sul ruolo esercitato dalla famiglia.
Ogni capitolo è corredato da schede finali che facilitino la comprensione del messaggio e suggeriscono percorsi da attivare in classe privilegiando metodologie quali il role play e il brainstorming.
Le strategie suggerite per prevenire il bullismo (o limitarne le manifestazioni) costituiscono un interessante tentativo che prova ad intervenire nel “luogo”, forse, privilegiato, dove gli adolescenti trascorrono più ore (compresa talvolta famiglia) con i loro coetanei.
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Il tema affrontato dagli Autori è attualissimo e poco presente nella pubblicistica e nel mondo della scuola stessa. La discriminazione nei confronti di persone attratte dallo stesso sesso si traduce molto spesso in atteggiamenti di bullismo (verbale e fisico), di fronte ai quali, i docenti spesso lamentano l’assenza di supporti di vario genere, e tra questi, indicazioni operative concrete da svolgere in classe o all’interno dell’Istituto. Lo scopo? Prevenire questo tipo di bullismo che, come confermano i media, porta a conseguenze e a prese di posizione, da parte di chi li subisce, fondamentali per la vita.
Se la prima parte pare incompleta nell’analisi quando dedica poca attenzione al mondo religioso, dimenticando tra l’altro la posizione di altre religioni oltre quella cristiana vista per lo più nella sola versione cattolica, la seconda recupera la scuola come sede privilegiata dove tentare “qualcosa”, un luogo che permetta di individuare altre forme di convivenza che non siano la violenza e il bullismo. Per questa ragione, i docenti (aggiungo, il personale tutto della scuola) sono chiamati a svolgere un compito assai delicato ma imprescindibile. Il capitolo 6, in particolare, può essere considerato una sorta di manuale operativo capace di proporre scenari che facilitino una relazionalità con gli altri che si distacchi da scelte improntate al bullismo. Non tutte le schede sembrano condivisibili (6. 4): la morale cattolica è sempre responsabile per gli Autori di non aiutare il superamento della realtà presentata. Ma altre sono senz’altro preziose (6. 5 e 6. 6) così come le Appendici, ed in particolare la seconda adattabile alla scuola secondaria.
Ogni scuola costituisce una realtà diversa da altre, poiché gli studenti – adolescenti sono “altro”, poiché la persona, come lo è l’adolescente, non è circoscrivibile né riproducibile, ma è se stessa in quanto tale. Così la famiglia: gli Autori suggeriscono una visione certo non condivisibile dalla morale cattolica, ma gli si riconosce il merito di chiederne un contributo.
Il Volume, con le sue schede operative va apprezzato per lo sforzo di presentare un tema particolare all’interno di uno più generale, quale è il bullismo. Si serve di un linguaggio (scheda 5. 3) che facilita la discussione e permette un percorso, da adattare, possibile nelle classi.
WHERE TO FIND IT
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Name of Compiler
Massimo Salani
Name of Institution
I.P.“G. Matteotti” Pisa
Role in the institution
Docente di ruolo IRC e Collaboratore Vicario