Lifelong Learning Programme

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TITLE OF THE EXPERIENCE
IT: La triste storia di Angela
NAME AND SURNAME OF THE TEACHER
Patrizia Simonetti
SUBJECTS TAUGHT
Insegnante di sostegno
YEARS OF TEACHING EXPERIENCE
23
TYPE OF SCHOOL
I.P.S.I.A. “G Fascetti” (un istituto professionale)
COUNTRY
Italy
THEMATIC AREA
School bullying
DESCRIPTION OF THE EXPERIENCE
Angela è una ragazzina molto timida, gracile, ma carina, sembra una piccola “Barbie”, occhi chiari, capelli lunghi biondi, un bel corpicino, ma parla poco, sta seduta al primo banco e si guarda le punte delle scarpe per non incrociare gli occhi dei suoi compagni. Quando arrivò all’IPSIA “G. Fascetti”, l’anno scorso, aveva 14 anni e la sua classe era composta da 24 alunni: 14 ragazze e 10 ragazzi (uno dei quali disabile). All’inizio i compagni sembravano ignorarla, nessuno le si avvicinava o le rivolgeva la parola. La sua timidezza la teneva lontana dal gruppo e nonostante i tentativi degli insegnanti di aiutarla ad integrarsi, lei scelse di rimanere sola perché si sentiva minacciata da Ilaria.
Ilaria è una ragazza alta e forte. Ha 15 anni perché ha perso un anno, ha un viso attento e gli occhi con una perenne espressione di sfida. Nelle discussioni in classe, è la prima ad alzare la mano e a sostenere con forza le proprie idee e quindi i compagni la tengono in grande considerazione. Ilaria non sopporta la timidezza di Angela ed inizia ad ammiccare da un capo all’altro della classe o si alza con la scusa di buttare qualcosa nel cestino e urta il banco di Angela o ancora peggio apre la finestra perché dice: “C’è puzzo di sudore” guardando la povera ragazza. Gli altri compagni ridono e fanno l’occhiolino mentre Angela non reagisce alle provocazioni e si chiude sempre di più in sé stessa. Solo la professoressa di italiano e l’insegnante di sostegno si accorgono del suo disagio e provano a parlarle, ma Angela ha paura di confidarsi con loro. Ilaria nel frattempo ha deciso di darle “una bella lezione” ed ha già in mente un piano per dare una svegliata alla ragazza. Durante l’ora di educazione fisica quando le ragazze si ritrovano nello spogliatoio,Ilaria con altre due compagne decidono di filmare Angela mentre si sta spogliando e di mostrare il video ai compagni.
La vergogna e l’umiliazione fanno scoppiare Angela in un pianto disperato. La ragazza corre a cercare l’insegnante di italiano per raccontarle tutto. Quando la professoressa in presenza dell’insegnante di sostegno chiede spiegazione ai ragazzi, loro negano tutto e Ilaria con un atteggiamento da bullo dice volgarmente :“Sono tutte balle! Qui nessuno ce l’ha con lei, la verità è che sta sempre in disparte perché se la tira.” Alcuni compagni annuiscono, altri rimangono indifferenti ed Angela si pente di aver parlato e decide che d’ora in poi starà sempre zitta e non parlerà più con nessuno. La professoressa d’italiano insieme all’insegnante di sostegno parlano dell’accaduto con i colleghi e con il preside, ma mancano le prove e l’anno ormai sta per finire ed è tardi per progettare un incontro con lo psicologo. Decidono di affrontare il problema l’anno successivo. Ma poi, l’estate arriva e all’inizio del nuovo anno scolastico ci sono un sacco d’insegnanti nuovi e sfortunatamente non ci sono né la sua professoressa d’italiano, né altri tre colleghi sensibili al disagio di Angela. Anche l’insegnante di sostegno ha lasciato la classe di Angela per seguire l’alunno disabile che ha scelto un indirizzo di studi più semplice ed ha cambiato sezione. L’insegnante di sostegno prova comunque a spiegare ai nuovi insegnanti le problematiche legate al bullismo presenti nella classe di Angela e sottolinea la necessità di pianificare un efficace intervento prima possibile. I nuovi colleghi però sono scettici e il progetto non viene realizzato subito . Angela ricomincia ad essere vittima di bullismo e ad ottobre i genitori decidono di cambiarle scuola.
Questa dolorosa esperienza dimostra alcune carenze nel sistema scolastico italiano: prima di tutto la mancanza di continuità didattica non permette di progettare interventi a lungo termine, poi le scarse risorse finanziarie della scuola italiana non consentono di usufruire del supporto di uno psicologo in grado di aiutare gli insegnanti e gli alunni a risolvere le diverse gravi manifestazioni di disagio giovanile come il bullismo, la dipendenza da alcol e droga.

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20 December 2014

Final Partners’ meeting

The fourth partners’ meeting took place in Florence (IT) on 15 December 2014. The meeting had the objective to check the activities carried out since the third meeting of the project and share and assess the in progress results. A special focus has been dedicated to the presentation of the strategies to solve the case scenarios.