Lifelong Learning Programme

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TITLE OF THE EXPERIENCE
IT: La difficile gestione del Disturbo Oppositivo Provocatorio (D O P)
NAME AND SURNAME OF THE TEACHER
DAVID BARAGIOLA
Name of Compiler: Michela Ramacciotti
SUBJECTS TAUGHT
Italiano e Storia; in questa esperienza ha il ruolo di Coordinatore di Classe.
COUNTRY
Italy
THEMATIC AREA
Students with learning difficulties
DESCRIPTION OF THE EXPERIENCE
Aspects to consider:
 Period and place in which the experience took place
Si fa riferimento all’anno scolastico attualmente in corso e più precisamente agli eventi accaduti nel primo Trimestre; la studentessa è iscritta al primo anno dell’ Istituto Tecnico Grafico di Grosseto.
 Main actors involved (special focus on the profile of the student)
PROFILO della STUDENTESSA: al secondo anno della scuola media le viene diagnosticato un disturbo specifico di apprendimento (DSA) , comunicato alla scuola superiore al momento dell’iscrizione.
La ragazza si propone da subito come leader negativo e mostra scarso rispetto delle regole sociali; ha atteggiamenti vessatori nei confronti dei compagni emotivamente più fragili; sovente usa il turpiloquio e la provocazione verbale anche nei confronti dei docenti meno autorevoli.
1. LA CLASSE: è inserita un’altra allieva con certificazione di DSA, sono presenti alunni con difficoltà di scolarizzazione e scarso rispetto delle regole; un ristretto gruppo, invece, dimostra difficoltà di relazione con i pari, con ricaduta negative sul rendimento scolastico.Gli alunni più capaci avvertono fortemente il disagio creato dai compagni meno motivati e dagli atteggiamenti provocatori della ragazza.
2. LA FAMIGLIA DELL’ALUNNA: è stata convocata a scuola all’inizio dell’anno per illlustrare al referente DSA le problematiche più rilevanti nello studio personale e per condividere la scelta degli strumenti compensative da utilizzare anche a scuola.
In seguito si riscontra la non consapevolezza del comportamento “patologico”della figlia.
3. I DOCENTI DI CLASSE : all’inizio hanno legittimamente sanzionato con provvedimenti disciplinari gli atteggiamenti scorretti della ragazza; alcuni hanno chiesto da subito interventi da parte della Dirigenza per le difficoltà incontrate nella gestione della classe.
4. IL DIRIGENTE SCOLASTICO e il VICARIO: hanno convocato un consiglio di classe straordinario per prendere decisioni in merito a provvedimenti disciplinari nei confronti della studentessa per gravi episodi accorsi durante le lezioni.
5. IL REFERENTE BES : ha supportato il coordinatore di classe nella progettazione di un piano didattico personalizzato.

 Description of the factual events
Fin dai primi giorni di scuola l’alunna rende estrememente difficile la conduzione della lezione, specie con due insegnanti; rivela difficoltà negli apprendimenti, ma non riconducibili in maniera così esclusiva al disturbo specifico di apprendimento per la quale è stata certificata, quanto piuttosto allo scarso livello attentivo e alle carenze nella pianificazione dello studio a casa..A scuola gli insegnanti si attengono alle indicazioni della legge 170/2010 ed adottano le prime misure di compensazione , come dispensa dalla copiatura e/o lettura di lunghi brani, uso della calcolatrice, semplificazione dei contenuti richiesti,ecc .
 Actions carried out to identify the causes of the students difficulties
I docenti sono invitati dal coordinatore di classe a segnalare sempre sul registro elettronico gli episodi di comportamento scorretto e cercano di analizzare a posteriori il contesto specifico in cui essi si sono verificati.
In particolare si è osservato che gli episodi di comportamento oppositivo diminuiscono sensibilmente quando la studentessa e’ coinvolta in contesti di apprendimento legati all’aspetto piu operativo delle varie discipline.
Actions carried out to solve the situation
Il consiglio di classe non si è limita ad assolvere gli obblighi della legge 170/2010: richiede una revisione della certificazione di DSA, per sapere se possono essere presenti altre problematiche, non strettamente legate alla comorbidità tipica del disturbo specifico di apprendimento. La diagnosi viene difatti estesa anche al DOP, che spiega ( o almeno in parte giustifica) l’emissione dei comportamenti provocatori da parte della studentessa.
Il consiglio di classe procede quindi alla riformulazione di un PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO più articolato e specifico, che non riguardi solamente le misure di accompagnamento previste per i disturbi specifici ; viene programmato un percorso individualizzato che prevede anche la possibilità di un orario settimanale flessibile per alleggerire le ore di presenza in classe; inoltre, sono messe a disposizione delle ore di docenza individuale con l’allieva, sia per attività di recupero su argomenti di studio che per l’espletamento di attività pratiche/operatve richieste dalla scuola (archiviazione dati su computer, sistemazione di modulistica interna,ecc) , che abbiano pertinenza con l’acquisizione di competenze trasversali. Inoltre, tutta la classe è coivolta nella partecipazione ad interventi di supporto psicologico gestito dall’ASL territoriale, sia in gruppo che , su autorizzazione della famiglia, individualmente.
 Problems encountered
- SCARSA COLLABORAZIONEDELLA LA FAMIGLIA, che ha accusato in particolare alcuni docenti di agire da “provocatori”nei confronti della figlia. Nel corso dei vari colloqui con il coordinatore, sono emerse importanti problematiche relative alle dinamiche relazionali tra genitori e figlia.
- PERCEZIONE DI NON EFFICACIA DEI DOCENTI, anche per scarsa formazione su questo tipo di problematica.

 Support received by fellow students, colleagues, school management and parents
La classe: in buona parte approfitta della situazione problematica per amplificare i comportamenti di disturbo alla lezione .
I colleghi: nel Cd.C. è presente una docente che collabora alla Funzione Strumentale per la gestione delle Diversità e coadiuva il coordinatore sia nella stesura del Piano Personalizzato che nel delicato compito del rapporto con la famiglia .
Il referente Bes: collabora all’individuazione delle misure di accompagnamento al percorso scolastico della ragazza e richiede anche un colloquio con il medico specialista del Servizio Sanitario Territoriale per avere informazioni più precise sulla patologia in questione.
Il Vicario : incontra più volte i genitori , insieme al coordinatore, prospettando uno spostamento (interno alla stessa Istituzione scolastica) verso l’ indirizzo di studi professionale,che prevede maggiormente una didattica labolatoriale e un percorso di alternanza scuola-lavoro più adatto alla situazione.

 Results achieved
La famiglia decide di non spostare la figlia verso un corso di studi meno impegnativo dal punto di vista delle richieste delle single discipline , ma firma il Piano Personalizzato.
La situazione è leggermente migliorata :l’alunna prende parte alle attività individualizzate con il coordinatore, mirate sia all’espletamento di mansioni “amministrative” con l’uso del computer (nelle quali dimostra buone capacità), sia al recupero disciplinare,( per le materie in cui è regolamentata la presenza in classe).
 Strengths and weaknesses of the experience
Punti di forza: la personalizzazione del percorso scolastico garantito dalla normativa nazionale fa emergere alcune potenzialità latenti della ragazza , su cui poter fare leva per gli apprendimenti disciplinari.
Punti di debolezza: riguardano fondamentalmente due aspetti.
1) Per la scuola: la mancanza di figure professionali esperte, di supporto sia per gli studenti che per i docenti,
2) Per la famiglia: il rifiuto dei genitori di un percorso di sostegno psicologico consigliato dalla scuola, che ridefinisse i ruoli di tutti i componenti del nucleo familiare.

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20 December 2014

Final Partners’ meeting

The fourth partners’ meeting took place in Florence (IT) on 15 December 2014. The meeting had the objective to check the activities carried out since the third meeting of the project and share and assess the in progress results. A special focus has been dedicated to the presentation of the strategies to solve the case scenarios.